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 San Gavino - «Uno spreco» secondo la minoranza. Il sindaco Tomasi difende la sua scelta

Con l'approvazione del bilancio rispuntano le polemiche attorno allo staff fortemente voluta dal primo cittadino di San Gavino, Carlo Tomasi: si tratta dell'incarico di occuparsi della comunicazione, affidato dalla Giunta a Daniele Marcia, scelto fra i dipendenti del comune.

Il consigliere di minoranza Stefano Altea è tornato a esprimersi in maniera assai critica e scettica in merito a questa decisione che costa alle casse del Comune oltre 35mila euro l’anno. «Pur non essendo contrari in sé all’esistenza dell’ufficio - ha spiegato il consigliere - abbiamo sempre sostenuto che in luogo di un esperto di comunicazione si sarebbe dovuto cercare un esperto di bandi e progettazione. Di fatto, la comunicazione del Comune si è rilevata molto carente in questa consiliatura, tanto è vero che in tre anni non si riscontra nemmeno una pagina social. Abbiamo, pertanto, contestato a ogni bilancio la scelta di investire su questa figura piuttosto che in altri ambiti che sarebbero potuti risultare più utili alla comunità come la pulizia delle strade e del paese. A fine mandato, nel prossimo giugno, questa figura sarà costata 12mila euro».

Secondo Altea questo non sarebbe, inoltre, l’unico spreco di denaro di questa amministrazione: «tra la ristrutturazione di fontane, peraltro ancora non attive, e del caseggiato della vecchia stazione si è sperperato un milione di euro; a ciò vanno aggiunti i 900mila euro che il Comune dovrà spendere se perderà la causa per lo spostamento del rio Pardu. La prossima amministrazione si potrebbe trovare dinanzi a una situazione davvero allarmante dei conti pubblici», ha aggiunto il consigliere.


Il sindaco Tomasi ha difeso la sua scelta sostenendo che, dal 2020 a oggi, l’esperto di comunicazione si sia occupato di ben altro rispetto alla mera creazione di siti o pagine social in quanto già il sito istituzionale, la pagina Facebook del Comune e la testata locale sangavinomonreale.net veicolerebbero i contenuti opportuni.

«Ritenere che le funzioni dell’esperto in comunicazione si limitino alla pubblicazione dei contenuti presenti sul sito del comune o su sangavinomonreale.net significa ignorare completamente la rilevanza del suo operato e sottovalutarne la professionalità» ha affermato Tomasi. «I compiti dall’esperto di comunicazione vertono sull’assistenza ai membri della Giunta, raccordo tra la Giunta stessa, il personale comunale e la cittadinanza, mansioni di segretariato, di Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico), di ufficio stampa, di consulenza al personale dipendente e di coordinazione degli eventi locali. È superfluo rimarcare che la comunicazione nella nostra epoca abbia assunto, ormai, un peso preponderante in ogni ambito della vita lavorativa e si configuri come una strategia irrinunciabile per conseguire obiettivi professionali importanti e concreti», ha proseguito il primo cittadino.

La ratio alla base di questa scelta consisterebbe, dunque, nell’idea che il supporto fornito dallo staff del sindaco sia provvidenziale e funzionale al lavoro di tutta la squadra, come ha dichiarato, in conclusione, lo stesso Tomasi: «diversi obiettivi di primo piano di questa amministrazione sono stati orgogliosamente conseguiti anche grazie all’ottima gestione delle pubbliche relazioni».

Alessia Vacca © Riproduzione riservata