Consulta giovanile Arbus

 Arbus - Intervista al neo presidente della Consulta giovanile Mattia Scanu

Torna a funzionare ad Arbus la Consulta giovanile, della quale recentemente è stato nominato il nuovo direttivo, composto da 5 membri, tutti ventitreenni: Mattia Scanu, presidente; Martina Idili, vicepresidente; Gianluca Atzeni, segretario; Riccardo Lampis, tesoriere; Alessio Sdogati, consigliere.

La ricostituzione della Consulta è avvenuta grazie all’interessamento dell'assessora alla Cultura Alessandra Peddis e delle consigliere Chiara Desideri e Annamaria Pili, che negli scorsi mesi avevano dato vita a un apposito bando (leggi anche Ad Arbus tornerà la Consulta giovanile).

A breve ci sarà il debutto pubblico della Consulta, con la partecipazione a un’evento organizzato dalla Pro Loco di Arbus per sabato 16 dicembre, dove la Consulta giovanile avrà il suo stand, Aperiti-Vino con la Consulta.

Alla vigilia dell'esordio, il neo presidente Mattia Scanu ha risposto alle nostre domande.


Giovani e partecipazione alla vita del paese: che ne pensa?

«La partecipazione dei giovani alla vita del paese è essenziale per una società sana e dinamica. I giovani portano con sé prospettive fresche, energie creative e una volontà di fare la differenza che può trasformare positivamente molteplici settori. È fondamentale creare spazi e opportunità per coinvolgere i giovani, permettendo loro di esprimere le proprie opinioni e decisioni significative e partecipare attivamente a progetti che riguardano la comunità. Ciò può avvenire attraverso l’istruzione civica nelle scuole, programmi di volontariato, iniziative culturali che favoriscano un coinvolgimento attivo e responsabile. Quando i giovani sono incoraggiati e supportati diventato agenti di cambiamento e leader responsabili per il futuro del paese».

È stato difficile coinvolgere i giovani in questo progetto?

«Sinceramente no, i giovani della nostra comunità hanno tantissime idee, da strutturare per creare obbiettivi futuri. Quando si è concretizzato il ritorno della Consulta giovanile ho notato grande partecipazione e collaborazione. Ci sono attualmente 36 iscritti e vorremo modificare lo statuto per innalzare a 35 anni la possibilità di iscriversi».

Come pensa che la Consulta giovanile potrà essere utile alla comunità giovanile arburese?

«La Consulta giovanile può essere estremamente utile per la comunità giovanile arburese in diversi modi: può essere il veicolo attraverso cui i giovani esprimono le proprie idee, opinioni e preoccupazioni riguardo questioni che li coinvolgono. Lavoreremo sulla crescita e la valorizzazioni dei nostri beni culturali a partire dalle nostre coste fino alla pineta comunale. Arbus non è solo un paese turistico, può essere molto di più, grazie a iniziative culturali, sportive ed educative».

Quali sono i primi progetti ai quali intendete partecipare?

«Al momento tutti gli sforzi della Consulta sono incentrati su Aperiti-Vino con la Consulta, inserito all’interno dell’evento Bianco Natale organizzato dalla Pro Loco di Arbus. Stiamo però già lavorando alla programmazione degli eventi del 2024».

"I giovani non hanno più voglia di fare nulla": è d’accordo con questa affermazione, sempre più diffusa?

«Spesso si sente questa considerazione, ma penso possa essere fuorviante e generalizzata. Non è corretto affermare che tutti i giovani siano privi di volontà nel fare qualcosa o impegnarsi. Ci sono molti giovani motivati, attivi e desiderosi di contribuire alla società in modi diversi. Le nuove generazioni possono avere priorità diverse rispetto al passato, con valori e interessi che potrebbero non corrispondere esattamente a quelli delle generazioni precedenti. Alcuni giovani potrebbero essere scoraggiati dalle difficoltà nel trovare lavoro o nel perseguire le proprie ambizioni professionali, il che potrebbe riflettersi sulla percezione della loro motivazione: per questo uno dei temi più importanti della Consulta sarà la presenza di uno sportello di ascolto».

Ci sarà eventualmente spazio per collaborare con altre associazioni? Anche con persone anziane?

«Uno dei propositi che vorremo perseguire è quello di organizzare eventi, manifestazioni e attività periodiche che coinvolgano tutte le fasce generazionali. Essendo ancora agli albori di questa esperienza stiamo ragionando nel dettaglio su quali attività potrebbero essere socialmente utili e interessanti anche verso le persone anagraficamente più distanti dai membri della Consulta. Collaboreremo sicuramente con associazioni con le quali già abbiamo avuto dei contatti ma prenderemo in considerazione anche collaborazioni con consulte di altri comuni e non ci precludiamo di collaborazione con nessuno che comunichi la propria volontà di farlo».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: il nuovo direttivo della Consulta giovanile. Da sinistra a destra: Martina Idili, Alessio Sdogati, Mattia Scanu, Riccardo lampis e Gianluca Atzeni