Ex scuola elementare Arbus

 Arbus - Delibera votata all'unanimità a sostegno della proposta Anci contro gli accorpamenti

Autonomia scolastica ad Arbus: se ne è parlato durante il Consiglio comunale di martedì 28 novembre, dove era in discussione la mozione a sostegno della proposta Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per un Piano di rafforzamento scolastico triennale, atto già deliberato anche da altre amministrazioni del Medio Campidano.

La Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021) aveva previsto che, limitatamente all’anno scolastico 2021/2022 venisse ridotto da 600 a 500 alunni e da 400 a 300 alunni nelle istituzioni scolastiche autonome situate in piccole isole e comuni montani, il parametro di riferimento per l’assegnazione alla scuola di un dirigente scolastico titolare e un Dsga (dirigente scolastico amministrativo, ndr) in via esclusiva.

Alla luce di questo assetto, l’istituto comprensivo Pietro Leo del Comune di Arbus perderebbe l’autonomia scolastica in quanto avente meno di 400 alunni totali e sarebbe accorpato all'istituto di Gonnosfanadiga.

In Consiglio comunale ha così esposto il punto il sindaco Paolo Salis: «Accogliamo la proposta Anci sul rafforzamento scolastico in luogo del mero accorpamento, da porsi su base triennale e non annuale, aggiungendo che nel nostro territorio l’unica e vera agenzia formativa, istruttiva e culturale può ritenersi la scuola. L’accorpamento delle sedi sottodimensionate, come da obbiettivo nazionale, oltre a intaccare la specializzazione e qualità dell'offerta formativa, andrebbe ad annullare il rapporto diretto creatosi tra Ente e dirigenza scolastica, necessario per risolvere con urgenza le criticità territoriali».


L’assessora alla Pubblica istruzione, Alessandra Peddis: «Purtroppo questa ottimizzazione delle istituzioni (l'accorpamento, ndr) mal si sposa con le problematiche sarde come la dispersione scolastica e il calo demografico. A oggi sono nati solo 15 bambini contro i 25 nati nel 2022: dobbiamo investire sul sistema istruzione improntato sull’essere attrezzati contro lo spopolamento futuro che ci apprestiamo ad affrontare».

Così il capogruppo di minoranza Michele Schirru: «Oltre ad approvare questa mozione, la Giunta ha possibilità di interloquire con assessori regionali e parlamentari, chiediamo quindi che si trovi una soluzione per realtà particolari come la nostra con un territorio vasto e tante frazioni».

La mozione è stata votata in modo favorevole congiuntamente da tutto il Consiglio comunale.

Sulla questione abbiamo raccolto anche il parere di Emanuela Vaccargiu, presidente del Consiglio d’istituto: «La perdita dell’autonomia scolastica rappresenta l’ennesima sconfitta per il nostro comune per quanto riguarda il settore culturale e scolastico. La segreteria dislocata, con relativo accorpamento, ha come conseguenza una seria difficoltà nell’organizzazione scolastica, la quale non potrà più essere pianificata esclusivamente in base alle esigenze degli alunni arburesi. Non solo, tutto questo comporterà anche una divisione di contributi e di realizzazione di progetti. Per noi famiglie arburesi questa scelta rappresenterebbe la perdita dell’ennesimo servizio, in quanto per qualsiasi necessità, legata alla segreteria scolastica, saremmo costretti a spostarci in un altro comune, con i relativi disagi che comporta ogni spostamento, sia in termini economici che di tempo. Affinché questo si possa scongiurare mi auguro che i nostri amministratori si adoperino in merito dandogli la priorità assoluta. L’ultima speranza resta quella di un intervento della Regione».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: la ex scuola elementare di piazza S.Lussorio, ad Arbus