Scivu

 Arbus - Al gruppo di minoranza non bastano le risposte ricevute

Controversia ad Arbus sull'area sosta di Scivu: è pubblica o privata?

Lo scorso 7 luglio il gruppo consigliare di minoranza Avanti Arbus ha presentato un’interpellanza per conoscere se l’area di Scivu, attualmente adibita a parcheggio a pagamento, fosse nelle disponibilità del Comune oppure privata.

Avanti Arbus propende per la tesi dell’area pubblica, ricordando che nel febbraio 1990 la Giunta comunale approvò il parcheggio in località Scivu stabilendo i termini per il procedimento espropriativo e di realizzazione dei lavori, con una stima dell’U.t.e. (Ufficio Tecnico Erariale) di Cagliari dell’area soggetta ad esproprio 1.622.400 di lire e che con Decreto del Sindaco di Arbus n°.13 del 29/10/1992 veniva attuata l’occupazione d’urgenza, indicando nel giorno 18/12/1992 la data fissata per l’esecuzione dell’immissione in possesso.

«Sono state installate – ha spiegato il consigliere di minoranza Agostino Pilia - negli ultimi 300 metri della strada comunale di Scivu, fin quasi la discesa a mare, reti del tipo da pollaio, adiacenti la sede stradale comunale. Sono stati effettuati dei solchi sulla terra e messo a dimora delle piante, tutte operazioni i cui titoli autorizzativi non sono al momento conosciuti. Tutto ciò, con l'intento, parrebbe, di obbligare chiunque ad utilizzare il parcheggio a pagamento non custodito. La difesa tout court del sindaco a favore dei privati, a dispetto della collettività è apparsa eccessiva e fuori luogo dal nostro punto di vista. Non abbiamo nulla contro le imprese che gestiscono i parcheggi, non condividiamo l'atteggiamento di chi antepone l'interesse privato all'interesse della collettività. Così facendo viene leso un sacrosanto diritto: quello di poter accedere liberamente alla spiaggia, esattamente come avviene a Funtanazza, con la sbarra sulla strada. Con queste modalità ai cittadini non viene consentito di esercitare un diritto fondamentale garantito dalla Legge».


Il gruppo consiliare di minoranza, non soddisfatto delle risposte fornite dal sindaco, ha presentato un’interrogazione discussa in Consiglio comunale il 15 luglio e ha informato le autorità preposte al fine di conoscere il numero dei parcheggi liberi e non a pagamento, la zona esatta del parcheggio a pagamento, l’ordinanza che istituisce il divieto di sosta e se il Comune è a conoscenza delle recinzione che delimitano quest’area e le autorizzazioni necessarie.

Il sindaco di Arbus, Paolo Salis, si è così espressoin Consiglio comunale: «Bisogna fare chiarezza anche sulle domande, nascono così le dicerie paesane. I lavori nell’area sono iniziati nel luglio 1993, conclusi poi nel 1997 e, nel 2001, sono stati affidati il lido e il chiosco a una società di Arbus. Il sindaco Atzori chiese l’utilizzo dell’area sosta, ricordo un esproprio non finalizzato e quindi ancora nella proprietà della società di Renato Soru. Dal 2017 e fino al 2021 l’area fu richiesta anche dal sindaco Ecca ma successivamente, al sindaco Concas, l’uso venne rifiutato. A Scivu i vigili non hanno trovato irregolarità con riferimento alle reti oggetto dell’interrogazione. Non vi sono spazi liberi perché l’area è di pregio ambientale e non urbana. I cartelli sono regolarmente posizionati e ci sono delle recinzioni per evitare che le auto vadano sulla vegetazione. Quest'anno il chiosco non verrà installato,e non di certo a causa del Comune».

Una risposta della quale il gruppo di minoranza Avanti Arbus non si ritiene ancora soddisfatto: la querelle continua.

 Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: una veduta dell spiaggia di Scivu (Foto Elisa Locci. License: Cc By-Nc-Sa)