Giunta Villacidro

 Villacidro - Contestatissima la delibera che utilizza i fondi regionali per l'aumento delle indennità agli amministratori

Gli aumenti alle indennità di Sindaco e Giunta indignano le minoranze consiliari di Villacidro, che rompono di fatto un clima di tregua politica, non dichiarata ma percepita negli atteggiamenti, che aveva caratterizzato la dialettica tra maggioranza e opposizione durante il primo anno dell'amministrazione Sollai.

È stata pubblicata oggi sull'Albo pretorio del comune di Villacidro, la delibera che fornisce le linee guida per l'utilizzo dello stanziamento regionale per l'aumento delle indennità agli amministratori, e subito ha aperto un accesissimo dibattito nel paese.

Gli importi delle nuove indennità non sono ancora statiresi pubblici, ma sulla base dei parametri fissati dalla disposizioni regionale, potrebbero superare il doppio delle attuali: non appena disponibili i nuovi importi, li riporteremo su queste pagine.

Gli aumenti

L’Assessorato regionale degli Enti locali aveva impegnato, lo scorso giugno, la somma di 10 milioni di euro a favore dei 377 comuni della Sardegna per concorrere «al maggiore onere dei comuni per incrementare le indennità di funzione spettanti ai sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali».
Una disposizione che faceva seguito alla legge emanata dallo Stato per le regioni a statuto ordinario, dettata anche dall'obiettivo di stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e amministrativa.

L'adeguamento delle indennità per i comuni sardi, sono state rapportate all'emolumento del presidente della Regione, in misura variabile in funzione del numero di abitanti e del ruolo del comune: per Villacidro (come Sanluri e altri comuni capoluoghi di provincia) questo adeguamento diventa particolarmente evidente perché in linea teorica potrebbe comportare una triplicazione delle indennità, nel caso in cui i comuni scelgano di integrare gli aumenti dello stanziamento regionale utilizzando i fondi comunali, cosa che il comune di Villacidro ha scelto di non fare.


Il sindaco

Il sindaco Federico Sollai ha commentato con queste parole la delibera: «Per non gravare sul bilancio comunale, non abbiamo applicato l'intero aumento delle indennità previsto dalla legge regionale, adeguandole con l'utilizzo dei soli fondi trasferiti dalla Regione. I fondi per gli adeguamenti delle indennità stanziati dalla Regione sono vincolati a quel tipo di utilizzo: se non li avessimo utilizzati sarebbero stati restituiti alla regione per utilizzarli presumibilmente per le stesse finalità. Per quanto riguarda l'ammontare delle nuove indennità, non è stato pubblicato nessun prospetto semplicemente perché devono ancora essere definite: non appena gli uffici effettueranno i conteggi sulla base della delibera, ne daremo visibilità come sempre su tutti i canali istituzionali del comune».

Le minoranze

«Aumentarsi lo stipendio è una decisione gravissima e del tutto inopportuna - ha commentato Marta Cabriolu, capogruppo di minoranza di Alternativa Civica - soprattutto in un periodo di acuta crisi economica e sociale, destinata a farsi ancora più drammatica nei prossimi mesi. Altrettanto riprovevole, per sindaco e giunta, è non avere riportato l'ammontare delle nuove indennità nella delibera: i villacidresi hanno il diritto di conoscerle, ma forse gli stessi amministratori si sono vergognati e hanno preferito non diffonderle. Al loro posto avremmo deliberato un atto di rinuncia, chiedendo che gli importi stanziati dalla Regione per l'aumento delle indennità venissero destinati ad alleviare le difficoltà dei cittadini».

L'ex sindaca ha anche criticato il modo in cui è stata predisposta la delibera: «pubblicata nell'Albo pretorio con un titolo ingannevole, per fare credere si trattasse di una rinuncia agli aumenti, ma scorrendo il testo è evidente a tutti che si tratta di un ricalcolo in aumento, oltretutto con effetto retroattivo dal primo gennaio 2022».

Per Antonio Muscas, capogruppo di Assemblea Permanente la delibera è «Una decisione improvvida e offensiva per una comunità intera che sta affrontando enormi difficoltà. Sono indignato e trovo la delibera imbarazzante, lesiva della residua credibilità della classe politica. Perché a tutti gli effetti, oggi andare ad amministrare sembra una gara ad accaparrarsi il malloppo. Nonostante fossi certo dell'approvazione della delibera, confesso che, alla sua pubblicazione, l'effetto è stato quello di un pugno in faccia. In particolare perché proprio ieri da una recente ricerca è emerso che oltre il dieci per cento degli italiani è indietro col pagamento delle bollette, con una percentuale che supera l'undici per cento in Sardegna. Aggiungo che, tenuto conto dell'appartenenza partitica del sindaco e della batosta elettorale del Pd alle ultime politiche, mi sarei aspettato molta cautela, anche alla luce dei mea culpa e delle dichiarazioni di alcuni suoi esponenti relativamente alla distanza che oramai li separa dai cittadini».


Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata


Immagine in evidenza: la Giunta di Villacidro. Con il sindaco Federico Sollai, da sinistra a destra Marco Erbì, Loredana Porcu, Maura Aru, Dario Piras e Christian Balloi

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