Comune di Arbus

 Arbus - Michela Dessì e Maria Cristina Serpi su crisi e nuove elezioni

Tra gli scenari connessi alla prematura fine della giunta Concas, si è parlato con una certa insistenza anche di una denuncia al sindaco, smentita tuttavia in modo inequivocabile dall’ex assessora al Turismo, Michela Dessì, che ha così commentato gli ultimi avvenimenti: «Tutti sono convinti che noi (del gruppo consiliare LiberaMente, ndr) abbiamo denunciato il sindaco, non è vero. Abbiamo chiesto la rettifica di un suo post, o un chiarimento, che non è avvenuto. Avremmo voluto sapere a cosa si riferisse scrivendo "interessati a ben altro fuorché al bene di Arbus" e ancora citando "ricatti e umiliazioni"».

Dessì ricostruisce qualche passaggio: «Dal momento che si trattava di stare in una coalizione e visto che passavano mesi tra una riunione e un'altra, abbiamo mandato una lettera d'intenti con i piani operativi per il turismo: fatti quindi, non ricatti. Con quei piani operativi abbiamo messo nero su bianco il modo di dare risposte alle esigenze delle persone e di un territorio che ha fame di posti di lavoro. Anche all'ultimo incontro, dedicato alla programmazione della stagione estiva, fissato per il 21 febbraio non si era presentato nessuno. La verità è che non si voleva collaborare e questo stava solo avvelenando il paese, cosa che non possiamo permetterci».

Ma la situazione era evidentemente già incrinata, da quanto racconta l'ex assessora: «L’ultima riunione con l'intera maggioranza è stata a ottobre, per sei mesi nessuna convocazione, anzi ci siamo riuniti per il bando dei borghi pochi giorni prima della scadenza, ma anche lì non eravamo tutti d’accordo. Qualcuno aveva deciso che non era il caso di partecipare e propose addirittura il borgo di Sant’Antonio di Santadi anziché Ingurtosu. Incredibile, visto che di questo passo di Ingurtosu non rimarrà più nulla. Il bando lo abbiamo perso, ma forse muovendoci per tempo, anche noi avremmo potuto trovare partner finanziatori e conseguire maggiore punteggio: resto dell'idea che su Ingurtosu ci debba essere la massima attenzione».


L’ultima entrata nella giunta guidata da Esserci per Arbus, Maria Cristina Serpi, commenta il post-dimissioni: «Di ricandidarmi? Non se ne parla. La delusione è troppa. Dopo le dimissioni di Angelo Dessì, a cui sono subentrata, non ho ricevuto nessuna considerazione dal gruppo, anche se il primo giorno di Consiglio comunale mi è stato chiesto addirittura di fare la Capogruppo. Prima di entrare preferivo osservare a distanza, costituendo un gruppo autonomo. Voleva essere uno stimolo al fare. In risposta abbiamo avuto un muro e in tre mesi mai un confronto, nonostante avessimo ribadito la nostra fiducia al sindaco in più occasioni. Chi mi conosce non riconosce il modus operandi con cui sono stata descritta. Quando ero presidente dell’associazione “Arbus civica” c’era un gioco di squadra, mi aspettavo di trovare quello: al protocollo c’è prima la fiducia al sindaco poi la lettera d’intenti e infine le dimissioni. Ci sentivamo trattate come minoranza, non era possibile andare avanti».

Si esprime sulle prossime elezioni anche l'ex assessora Michela Dessì: «Arbus può cambiare rotta, la cura al male della povertà assoluta, che ormai fa da padrona, esiste. Eccome. Servono scelte coraggiose con obiettivi precisi come quello di risanare le casse del comune e investire prevalentemente nelle marine che possono dare ossigeno ai nostri giovani, costretti invece ad andare via. Turismo è la parola chiave ma ad oggi siamo lontani anni luce da questo concetto».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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