Canale Serrenti

 Serrenti  A breve gli interventi di messa in sicurezza del paese

Intervenire sull’assetto dei centri urbani: mai come in questi anni così duramente colpiti dai disagi provocati dal cambiamento climatico si è reso necessario mettervi mano. La regione Sardegna aveva programmato una serie di progetti destinati alla risoluzione delle criticità idrogeologiche già con l’erogazione dei finanziamenti comunitari (Por 2014-2020) e del Fondo per lo sviluppo e coesione (Fsc 2014-2020).

Tra le aree da riadattare, previste dal Piano di gestione del rischio di alluvione della Sardegna, c’è anche quella delle zone adiacenti al canale tombato di Serrenti, per il contenimento delle acque del Riu Cardaxius, che in particolare nel 2008 e 2009, ha determinato esondazioni e conseguenti allagamenti in via Urracci, via Nazionale e in prossimità dello svincolo per la statale 131.

La soluzione di intervento individuata, consentirà di non stravolgere la percorribilità della zona. «Lo spazio attualmente occupato dalla via sopra il canale tombato verrà sostituto da un'altra strada grazie alle concessioni di terreno dei residenti confinanti garantendo così la naturale viabilità tra via Serra Pulixi e Via Stampaxinu. Il nuovo tratto avrà una lunghezza di circa 200 metri e una larghezza di sei» ha spiegato il sindaco Pantaleo Talloru.

Le amministrazioni, a seguito delle normative inserite nel Piano di assetto idrogeologico (Pai 2006) hanno compreso che riducendone i vincoli necessari alla sicurezza si potrebbe tornare a beneficiari di alcuni diritti che diversamente non sarebbero garantiti.


«Per i residenti nelle zone confinanti con il canale, il vincolo Pai al momento non permette alcun tipo di realizzazione edilizia, anche la semplice costruzione di una cantina. Per questo urge assolutamente portare a termine i lavori per assicurare a tutti la massima sicurezza e la conseguente maggiore libertà di intervento» ha aggiunto Talloru.

In passato gli anziani del paese percepivano il Riu Cardaxius come una normale presenzaSu Corettoi - ha spiegato un ottantenne del posto - quando pioveva si riempiva ed era come se dividesse il paese in due. C’erano delle passatoie e a noi ragazzini piaceva andarci a giocare: io lì ho imparato a nuotare». Un’anziana signora, ha voluto precisare che «è comprensibile che ci sia l’esigenza di eseguire lavori affinché non capitino disastri in caso di piogge estreme» e uno dei cittadini che a seguito dell’ultima alluvione ha subito diversi danni alla sua abitazione ha aggiunto: «dopo che hanno riaperto il tratto del canale all’ingresso del paese, la situazione è molto migliorata, perché quando piove molto l’acqua non è più costretta dentro uno spazio ristretto».

Antonella Pasci, consigliera di minoranza del comune di Serrenti ha fornito alcuni dati: «Sono previste spese per circa 800 mila euro, che si sommeranno ad altri 200 mila circa avanzati da un precedente finanziamento regionale. Compatibilmente con le esigenze burocratiche e logistiche per l’apertura delle eventuali gare d’appalto i lavori inizieranno quanto prima possibile». Pasci ha poi concluso con un passaggio sulla continuità degli interventi: «Da anni l’amministrazione comunale realizza interventi di manutenzione per la salvaguardia del territorio e di efficientamento energetico: una progettualità che viene portata avanti con continuità, a prescindere dall’appartenenza al gruppo politico rappresentato».

llaria Piras © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: Particolare del canale tombato riaperto nei pressi dell'ingresso alla 131

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