Canile

 Arbus Nessuno dei partecipanti aveva superato il punteggio minimo

Riaperta la procedura per l’affidamento della gestione del canile comunale di Arbus, scaduta ormai da mesi.

In questi giorni si è provveduto a una nuova gara, come ha spiegato il vicesindaco Paolo Salis: «il bando arriva dopo tante proroghe tecniche e nessuna delle ditte concorrenti è stata valutata positivamente dalla commissione. Serviva qualcosa di innovativo: nuove idee semplici, anche a basso investimento. Lo scopo è fare avvicinare le persone al canile. In questi anni, grazie anche al lavoro della precedente gestione, il randagismo si è notevolmente ridotto. La novità di questo bando è che abbiamo aggiunto la realizzazione del gattile con la possibilità della sterilizzazione gratuita da parte della Assl».

Il rifugio-canile sanitario ha oggi in custodia circa settanta cani, rinvenuti negli anni passati e in attesa ora di una famiglia. La struttura è attiva da tredici anni, come ha spiegato l’attuale gestore Andrea Armas: «dal 2008 sono oltre 500 i cani entrati nel canile e oltre il 60 per cento è stato dato in adozione, alcuni sono stati riconsegnati ai proprietari, gli altri sono ancora nostri ospiti in attesa di una famiglia. Siamo riusciti a creare una rete di conoscenze con vari operatori del settore che ci hanno permesso di lavorare bene, abbiamo anche una convenzione diretta con la Assl». Armas ha poi aggiunto: «vorrei che il bando durasse almeno dieci/quindici anni per permettere a noi imprenditori di potere investire e rientrare degli investimenti fatti».

I cani randagi - così si definiscono se privi di chip - che entrano nella struttura comunale, seguono un iter molto scrupoloso: in primis vengono iscritti all’anagrafe canina, messi in isolamento e visitati dal veterinario convenzionato. Poi avviene la sterilizzazione, dopo attenti esami, e successivamente la profilassi delle vaccinazioni».


Circa cento famiglie di Arbus in questi anni hanno adottato un cane proveniente dal rifugio.
La disponibilità è massima: è sempre possibile contattare telefonicamente la struttura e organizzare un incontro. «Solitamente – ha continuato il gestore Armas – è il primo incontro quello in cui proprietario e cane si scelgono: un amore a prima vista. Il nostro colloquio non è eccessivamente formale ma qui cerchiamo di capire le caratteristiche del padrone e che tipo di cane cerca, le abitudini, la tipologia di vita che condurranno insieme».

Tante le storie dei cani che si sono concluse con un lieto fine: Maga, uno dei cuccioli ritrovati in un cespuglio a Portu Maga, Milù, Gioia, Birba.

Eccone una, raccontata da Armas: «quando un cittadino proprietario di un cane muore, se non ci sono parenti prossimi del defunto a cui affidare l’animale, se ne occupa il Comune. Arbus in questo è sempre stato virtuoso e la storia di Sparedda, meticcio femmina di circa sette/otto anni è la prova che a volte le situazioni tristi si ribaltano: ora vive in un lussuoso appartamento in Germania. È stata adottata da una coppia tedesca che da anni passa da noi a far visita ai cani, portando sempre loro qualche dono».

Valentina Vinci (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: il canile di Arbus

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