Palazzo comunale

 San Gavino  Non trova disponibilità in questo momento la proposta di modifica del regolamento

Nel corso del Consiglio comunale di martedì sera è stata discussa la mozione presentata dalla minoranza e dal gruppo misto per richiedere la modifica al regolamento della commissione pari opportunità, nominata nel precedente consiglio, ai fini di estenderne l’azione alle politiche di genere e ai diritti civili.

«Attualmente, l’oggetto del regolamento è limitato a favorire la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti l’espressione della differenza di genere e la valorizzazione delle esperienze delle donne. Chiediamo la predisposizione di un nuovo regolamento adeguato alla crescita della società civile e della comunità sangavinese, ampliando oggetto, compiti e funzioni della commissione, che coinvolgano tutte le forme di discriminazione diretta o indiretta, non limitate alla sola dicotomia uomo-donna», ha dichiarato la consigliera di minoranza Daniela Inconis nell’illustrare la mozione.

Tra le proposte: la parità di accesso alla composizione della commissione da parte di uomini e donne, la promozione di azioni volte a contrastare la violenza contro le donne in ogni sua forma, iniziative di integrazione di generi, orientamento sessuale, origine etnica, lingua, religione e condizione psicofisica.

«C’è stata una sollecitazione giusta sulla nomina della commissione pari opportunità che tardava ad arrivare. La sintesi a cui siamo arrivati venti giorni fa in sede di consiglio aveva trovato tutti d’accordo: una volta insediatasi sarebbe stata la stessa commissione a discutere di eventuali modifiche al regolamento. Questa mozione va in direzione opposta», ha commentato il sindaco Carlo Tomasi.


Il consigliere del gruppo misto Stefano Altea è così intervenuto: «le commissioni hanno una funzione consultiva, possono esprimere un parere ma è il consiglio comunale l’organo sovrano che esprime la volontà normativa di un Comune ed è in questa sede che maggioranza e minoranza decidono il contenuto dei vari regolamenti. Ampliare l’oggetto a tutte le forme di discriminazione è una battaglia di civiltà».

L’assessora Giusy Chessa ha poi aggiunto: «la commissione può già affrontare queste tematiche, come avvenuto durante la mia esperienza, senza snaturare la sua valenza e funzione fondamentale: favorire la parità di genere. Si può pensare di istituirne un’altra che si occupi di diritti civili».

Un ulteriore spunto è arrivato dalla consigliera Inconis: «una certa discriminazione è insita nella composizione di sole donne della commissione. Se vogliamo superare il muro della violenza, non basta discuterne tra noi ma è fondamentale il confronto paritario. L’obiettivo della mozione era proseguire la discussione iniziata tre settimane fa e approfondire un tema così importante, per porre fine a tutte le discriminazioni e diventare comunità».

L’assessora alle Pari opportunità Silvia Mamusa ha infine concluso: «le considerazioni arrivate sono interessanti e puntuali. Come assessorato si può intervenire sui singoli temi della multiculturalità, parità di genere, sostegno alla disabilità, contrasto all’omofobia. La proposta di modifica del regolamento non trova disponibilità in questo momento, ma l’intento è dare il tempo alla commissione pari opportunità di insediarsi entro la prossima settimana e dare un indirizzo in tal senso».

Sabrina Abis © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: il palazzo comunale di San Gavino


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