Fiera ovini di Barumini

 Barumini - Contraria all’ampliamento la minoranza

Il progetto di riqualificazione della fiera ovini proposto dall’amministrazione ha agitato il consiglio comunale di Barumini.

Nelle scorse settimane, l’amministrazione comunale ha formulato un progetto che prevede la valorizzazione degli spazi attualmente esistenti nell’area della fiera ovini, attraverso nuovi interventi di ristrutturazione, che consentiranno di ospitare oltre alle mostre-mercato degli ovini di razza sarda, tenute con cadenza annuale nei medesimi spazi, anche una sala convegni e un Museo della Civiltà nuragica in Sardegna.

Lo scopo che anima il progetto, secondo l’amministrazione, è quello di creare nuovi posti di lavoro e costituire una ulteriore attrattiva per i numerosi turisti che già si recano a Barumini ogni anno.

Lo spiega il sindaco, Michele Zucca, entrando nei dettagli del progetto: «Con questi interventi intendiamo riqualificare l’area dal punto di vista urbanistico e paesaggistico, e allo stesso tempo inserirla in un contesto di maggior traffico di persone, implementando la sua offerta con il Museo della Civiltà nuragica e trasformandola da semplice fiera ovini a una più ampia fiera eventi, senza escludere la mostra-mercato che si tiene negli stessi locali da diverso tempo».

Il sindaco espone anche costi e tempistiche: «gli interventi del primo lotto, che prevede la realizzazione di alcuni locali di servizio, utili alla struttura fieristica attuale e futura, sono stati finanziati per un totale di 700 mila euro tramite il progetto di sviluppo territoriale dell'Unione dei comuni della Marmilla. Il progetto definitivo-esecutivo sarà approvato nei prossimi mesi, e i lavori del primo lotto partiranno subito dopo. Per il secondo e terzo lotto, sarà necessario attendere ancora».


La proposta ha incontrato il dissenso della minoranza che, durante l’ultimo Consiglio comunale, ha espresso le proprie perplessità sulle nuove attività previste dal progetto, in quanto esulerebbero dal contesto agropastorale del sito. Il portavoce, Franco Migheli ritiene la costruzione «eccessivamente impattante per l'ambiente, considerata la vicinanza al sito Unesco, oltre a non essere contemplata nel piano urbanistico comunale, che prevede la costruzione di sole aree a supporto dello spazio fieristico attualmente esistente». Per il primo cittadino non è così: «voglio chiarire che non si tratta di un ampliamento, in quanto gli spazi, in seguito a questo intervento, saranno rinnovati ma ridotti» ha replicato Zucca.


Espone la sua diversa proposta Migheli: «noi pensiamo che il settore dell’allevamento locale e dell’agricoltura siano in stretta connessione con il settore turistico e proponiamo quindi che nei locali già esistenti della fiera ovini si crei il Polo dell’agroalimentare, creando collaborazioni con allevatori e agricoltori locali e coinvolgendo il territorio e facendo girare l’economia».

Una soluzione che, secondo l’opposizione, non altererebbe la natura degli spazi fieristici attualmente esistenti e lascerebbe aperta la possibilità di investire le cifre preventivate nell’acquisto di nuove proprietà nell’attuale area culturale baruminese per la realizzazione del Museo della Civiltà Nuragica, senza così rinunciare alle opportunità turistiche e ai posti di lavoro stimati.

T. Giada Podda © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: L'attuale struttura fieristica (Foto Franco Migheli)


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