Sciopero Liceo Piga

Villacidro - San Gavino  Gli studenti disertano le aule: «a scuola ma in sicurezza»

Vogliono andare a scuola ma chiedono sicurezza: «altrimenti meglio la didattica a distanza». Queste le motivazioni dello sciopero degli studenti dei licei del Medio Campidano che hanno aderito oggi alla protesta indetta dal Coordinamento dei rappresentanti di istituto di Cagliari.

Non è che la tanto vituperata Dad sia divenuta tutta d’un tratto la scelta preferenziale per gli studenti, ma vista la diffusione del virus e l’elevata contagiosità della nuova variante Omicron, è partita proprio da loro la richiesta di applicarla, per due settimane, in attesa di un miglioramento della situazione.

Camilla Serpi, rappresentante d’istituto degli studenti, ha riferito: «Abbiamo scioperato in 9 classi su 24. Chiediamo la Dad per sicurezza e la protesta, non potendo manifestare, è consistita nel non presentarsi a scuola. Molti di noi stanno inviando lettere alla Regione e al ministero dell'Istruzione per ottenere chiarimenti, perché vogliamo andare a scuola, però in sicurezza. Il problema non sono le aule, dove tutto sommato rispettando le misure precauzionali non ci dovrebbero essere problemi, ma il viaggio: per i pendolari, che devono utilizzare i mezzi di trasporto, il contagio è altamente probabile».

Nonostante l’ampia adesione alla campagna di screening condotta nei giorni scorsi, tanti studenti hanno preferito non rientrare in aula: «Abbiamo avuto sette classi scioperanti e alcune con numerose assenze, non sappiamo ancora se per adesione allo sciopero o altri motivi: indicativamente un terzo degli studenti era assente oggi» ha detto la dirigente del liceo classico e linguistico Piga di Villacidro Maria Rita Aru.


Conferma anche da San Gavino, Davide Sabetta, rappresentante d’istituto degli studenti del liceo Marconi-Lussu: «Sono entrati in pochissimi nelle aule, la maggior parte delle classi erano vuote. Chiediamo semplicemente che per due settimane si faccia la Dad perché i contagi sono elevatissimi e questa variante si diffonde con una facilità estrema: non avrebbe senso ammalarci tutti per poi entrare in Dad, tanto vale anticiparla. Il cruccio più grande sono i trasporti: alle fermate e sui mezzi non è materialmente possibile osservare le precauzioni e mantenere le distanze».

La maggior parte degli insegnanti non condivide lo sciopero e la giornata per loro è stata particolarmente impegnativa, così come lo saranno le prossime. Anche sul fronte didattico e del personale non docente, la situazione è complicata: molte le defezioni causate da chi è positivo o in isolamento perché entrato in contatto con il virus, alle quali si aggiunge pure qualche non vaccinato.

Domani si dovrebbe replicare uno scenario analogo, anche se gli studenti, soprattutto quelli che frequentano l’ultima classe, hanno già evidenziato che per loro potrebbe essere difficile sostenere una protesta a oltranza, pena la perdita di preziose ore di lezione.


R. Isp. © Riproduzione riservata

Immagine in evidenza: l'entrata del liceo Piga di Villacidro

 

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