Entrata Villaservice

 Villacidro -Una vicenda da non dimenticare: le dichiarazioni della settimana

È passata una settimana e ai cancelli d'entrata di Villaservice non c'è proprio nulla da festeggiare: anche le bandiere delle organizzazioni sindacali sventolanti sembrano ricordarlo.
Accarezzano con una certa mestizia le folate d'aria che spargono i miasmi dei rifiuti fino oltre le mascherine e con il loro fremito stanno lì a sottolineare che nulla sarà più come prima. Prima di quella maledetta notte di settimana scorsa, in cui Ignazio Sessini, uno dei migliori figli di Villacidro come molti lo hanno ricordato, ha perso la vita a 56 anni, mentre lavorava.

Che nulla sarà più come prima lo testimoniano anche le tante voci dei colleghi di Ignazio che si sono ridestate dopo molto, troppo tempo. Voci che anche in suo onore, hanno ritrovato il coraggio di alzarsi. Parole che finalmente possono riuscire a rompere quella cappa di reticenza che da troppo tempo avvolge le dinamiche di una delle ultime realtà produttive di quella che fu una zona industriale.

Silenzi che spesso, per imposizione o paura di ritorsioni, si sono sovrapposti a quelli della dirigenza aziendale, i cui rapporti con la stampa sono da tempo al di sotto della linea di tollerabilità.
E i silenzi non hanno giovato alla trasparenza, con il risultato, negli anni, di non avere consentito ai cittadini (veri proprietari dell'azienda che è una partecipata dei comuni soci) di vedere e capire come funzionino le cose lì dentro.

Se è vero, che le parole hanno un peso, vale la pena, allora, ricordarle.
Ecco quindi, esposte in successione e intrecciate al susseguirsi degli eventi, le dichiarazioni e le prese di posizione della scorsa settimana: parole che anche gli organi inquirenti stanno tenendo in debita considerazione nella loro opera di ricostruzione della verità.

Lunedì 5 luglio

  • In prima mattinata si sparge la notizia della morte di Ignazio Sessini, avvenuta sul lavoro, nell’impianto di macinazione dei rifiuti organici di Villaservice.
  • Contemporaneamente qualcuno parla di possibile gesto volontario. L'ipotesi del suicidio compare anche nei primi comunicati ufficiali dei Carabinieri.
  • Da subito i lavoratori colleghi di Ignazio si compattano e respingono al mittente l'ipotesi del gesto volontario. Lo fanno diffondendo un comunicato dai toni inequivocabili: «Tutti i lavoratori della Villaservice si sono riuniti in assemblea per esprimere il loro dolore e la loro rabbia per quanto accaduto nella giornata odierna al loro caro collega Ignazio. Sono ore di dolore e rabbia ma non possiamo permettere che Ignazio venga ucciso una seconda volta. Qualcuno che non conosce Ignazio si è permesso di insinuare che Ignazio si sia tolto la vita. Ignazio è una persona speciale, sempre attento nel lavoro, amante del suo lavoro e della sua famiglia, l'adorata figlia e l'amata moglie. Ignazio voleva vivere, voleva vedere crescere sua figlia, mai avrebbe dato un dolore così grande a chi lo ha amato. Non permetteremo a nessuno di gettare un'ombra sulla vita di Ignazio, ci attiveremo in tutte le sedi per proteggerlo.
    La sua morte è da addebitarsi a un clima di paura e di terrore che negli ultimi mesi ha pervaso la nostra attività lavorativa, impedendoci di lavorare tranquilli in un ambiente sereno e di dialogo proficuo anche per l'azienda».

Martedì 6 Luglio

  • L'azienda, per voce della presidente Antonella Concas, si pronuncia sui fatti del giorno prima: «l’azienda sconvolta prende atto della tragedia occorsa al collaboratore sig. Sessini Ignazio. Sono in corso i dovuti accertamenti da parte delle autorità competenti, sul cui esito si confida con fiducia, nella serena certezza di avere sempre operato nell'assoluta integrità e salute dei lavoratori. Tutta l azienda esprime profondo cordoglio per il tragico evento e partecipa al dolore della famiglia porgendo sentite condoglianze».
  • In mattinata si tiene un'assemblea dei lavoratori, con i rappresentanti sindacali regionali Fp-Cgil e Uiltrasporti. Vengono decise due ore di sciopero generale per il comparto ambientale di tutta la Sardegna, per il successivo venerdì.
  • Una delegazione sindacale chiede alla direzione dell'azienda di riorganizzare i turni perché i lavoratori non sono nella condizione mentale di adeguata serenità per affrontarli da soli.
  • Nel pomeriggio, l'azienda risponde che «non intende modificare l’attuale organizzazione».
  • Fp Cgil e Uil Trasporti regionali e della Sardegna Sud Occidentale in un comunicato scrivono: «nonostante la richiesta effettuata questa mattina dai segretari generali delle rispettive Oo.ss., a tutt’ora riscontrano con forte disappunto la non disponibilità dell’azienda di impiegare sul turno notturno una risorsa aggiuntiva. Risorsa, che per le scriventi, doveva già essere programmata normalmente, questo fa rilevare la poca attenzione non solo nelle relazioni industriali ma alla sicurezza e salute dei lavoratori che operano nell’impianto, ricordando che si parla di garantire un servizio essenziale che deve essere svolto prestando la massima attenzione al benessere psicofisico delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nell’impianto».

Mercoledì 7 Luglio

  • Viene effettuata l'autopsia sui resti del lavoratore, eseguita dal medico legale Matteo Nioi, incaricato dalla pm del tribunale di Cagliari, Rita Cariello.
  • Nel comunicato delle segreterie sindacali territoriali che indice un sit-in per il venerdì successivo, si legge: «dopo l'ennesimo incidente sul lavoro che ha visto la tragica fine di un dipendente della società Villaservice, con il sit-in, si vogliono rivendicare condizioni di lavoro che mettano la questione sicurezza come condizione prioritaria assoluta e non subordinata alla logica del profitto. Si lavora per vivere e non per morire».

Giovedì 8 Luglio

  • Colleghi e amici dello sfortunato lavoratore si impegnano in un tam tam telematico per diffondere l’iniziativa del sit-in, indetto per onorare la memoria di Ignazio Sessini, ma anche ideata perché il suo sacrificio non venga dimenticato in fretta e serva ad affrontare l’emergenza della sicurezza sul lavoro.
  • Giunge dalla prefettura il nulla osta per celebrare il funerale: le esequie sono state fissate per il giorno successivo, nella parrocchia di S. Barbara.
    La sindaca di Villacidro, Marta Cabriolu, proclama il lutto cittadino per la giornata di venerdì 9 luglio.

Venerdì 9 Luglio

  • Dalle 11 alle 15 ha luogo il sit-in davanti ai cancelli dell'azienda, dove imperversa lo slogan: «Si lavora per vivere e non per morire».
  • I colleghi affiggono ai cancelli d'entrata tre cartelloni con il viso di Ignazio Sessini e la scritta "Sarai sempre nei nostri cuori".
  • Alle 17, durante il funerale, il parroco di S. Barbara, don Giovanni Cuccu, esorta a: «non abbandonarsi ad accuse e rivalse. Sarà compito della giustizia trovare, se esistono, le responsabilità. Noi dobbiamo solo urlare “mai più!”. Nessuno muoia più sul lavoro e la sicurezza diventi veramente una cultura e non solo un insieme di norme scritte».

Marco Cazzaniga (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) © Riproduzione riservata

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