Durante questo difficilissimo periodo di lockdown, l’associazione Progetto Sardara ha sospeso le escursioni, i convegni e tutte le iniziative programmate all’inizio del 2020...

 A cura dell'associazione "Progetto Sardara"

Durante questo difficilissimo periodo di lockdown, l’associazione Progetto Sardara ha sospeso le escursioni, i convegni e tutte le iniziative programmate all’inizio del 2020. Fra mille difficoltà i Sardaresi iniziano a riprendersi la loro vita, così come la nostra associazione.

Con le previste cautele, oggi 19 Giugno, ci siamo incontrati nel parco di Arriu, un luogo simbolo del patrimonio storico e ambientale del nostro paese. All’incontro ha partecipato il saggista Luigi Orrù che ha ricostruito, sulla base di documenti inediti, la storia del parco che fu realizzato intorno al 1600 dai frati gesuiti e fu acquisito dal Conte Raimondo Orrù nei primi anni dell’Ottocento. Si tratta di quattro secoli di storia di Sardara poco conosciuta e che meriterebbe di essere valorizzata non solo sul piano culturale ma anche e soprattutto sul piano Turistico e Produttivo stimolando l’orientamento delle nuove generazioni verso lo sfruttamento e il godimento virtuoso delle risorse del patrimonio storico e ambientale.

Le chiusure conseguenti alla pandemia hanno assestato un colpo devastante alle attività produttive e alla fragile economia del paese, ai progetti delle persone e dei giovani in particolare. Crediamo che nulla potrà e dovrà, essere come prima. A partire dal prossimo anno ci sarà la possibilità di avere ingenti finanziamenti europei, statali e regionali.

Per cogliere questa opportunità i Sardaresi devono credere nella valorizzazione di risorse non convenzionali come il patrimonio ambientale e storico. La nostra comunità può arricchirsi di mestieri, avere servizi e imprese nei settori ambientale e culturale, può guardare al futuro. È un cambiamento che deve essere pubblico e partecipato. È un progetto da costruire in modo unitario, coinvolgendo le energie, le intelligenze, le competenze e lo spirito di iniziativa dei Sardaresi. Durante i nostri incontri e i nostri convegni abbiamo iniziato a discutere e ad approfondire alcune idee sui beni culturali, sul museo, sul castello e il borgo di Monreale e sulla zona artigianale.

A partire dal mese di settembre vorremmo discutere degli altri temi cruciali per la ripartenza: la creazione di una ‘rete’ tra tutti gli operatori turistici della ricezione e della ristorazione, la realizzazione di un arredo urbano di qualità che valorizzi l’unicità del nostro centro storico e dei nostri beni culturali, e delle nostre terme. L’intento è quello di costituire un laboratorio di idee col contributo di tutti, delle associazioni, degli operatori economici e dei cittadini. Sardara ce la farà a ripartire e allora potremo finalmente dire E’ ANDATO TUTTO BENE’.

Associazione "Progetto Sardara"  

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