Registrando un nuovo record di visitatori nel 2017, il Comune di Sanluri ha liquidato 139.030,28 euro alla cooperativa che gestisce il sistema museale e il book shop, per le spese generali e del personale.
Più di 11mila visitatori, di cui solo 1.818 senza pagare il biglietto d’ingresso.
Un introito di oltre 35mila euro dalla vendita di 9.320 biglietti: 3.931 con tariffa ordinaria da 5 euro; 2.194 con tariffa ridotta da 2.50 euro per ragazzi dai 7 ai 14 anni; 3.115 con la ridotta da 3 euro per ultra 65enni e comitive; 60 biglietti da un euro per la giornata contro il Cyberbullismo; altri 20 per i laboratori didattici da 25 euro l’uno. Più 117 euro dal servizio di book shop.
Il 60 percento delle entrate va alla famiglia proprietaria del Castello per l’affitto e il 40 percento resta al Comune, che ogni anno contribuisce con circa 20mila euro per l’assicurazione, l’energia elettrica e le spese idriche.
«Il frutto di un lavoro di squadra – commenta il sindaco Alberto Urpi – tra l’amministrazione comunale, i proprietari del bene, i gestori e le bravissime guide turistiche impegnate tutti i giorni della settimana, perché il nostro museo non chiude neanche il lunedì. Abbiamo investito molto sulla pubblicità, sugli incontri anche internazionali, come la Fiera di Lugano, e sulle competenze. Abbiamo realizzato una consulta scientifica con professori universitari che parlano di Medioevo e hanno messo, a Sanluri, il centro degli aspetti storici medievali sardi. Abbiamo organizzato numerosi convegni e integrato il museo sanlurese al museo del pane con il biglietto unico. Un’eccellenza sanlurese che crea un grande indotto, e di cui essere fieri e orgogliosi».
Poi, ricordando il recente inserimento del museo dei frati cappuccini nel sistema museale di Sanluri, il primo cittadino annuncia un’altra novità: «A breve, al Castello arriverà un plastico di tre metri per tre, che riproduce il Castello nella sua versione originaria, durante il periodo della guerra con gli aragonesi, Sa Batalla».
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